Genitori non si nasce, si diventa. E non è detto che lo si diventi nel momento in cui arrivano i figli!
Spesso il ruolo genitoriale si costruisce pari passo con lo sviluppo dei figli: un genitore cresce con loro e impara “il mestiere” stando a fianco del proprio figlio. Visentin (2006) racchiude in poche parole l’esperienza unica della genitorialità: “rappresenta il momento più evoluto della dinamica affettiva in cui convergono tutte le esperienze, le rappresentazioni, i ricordi, le convinzioni, i modelli comportamentali e relazionali, le fantasie, le angosce, i desideri della propria storia affettiva”. Questo ci dà un’idea di come essere genitori significhi mettere in campo tutti se stessi con tutto il proprio bagaglio esperienziale.
Può succedere, però, che nel corso di questo lungo percorso un genitore possa sentire che le proprie risorse siano insufficienti per stare accanto al proprio figlio in modo funzionale.www.genitorialita.it/documenti/le-funzioni-della-genitorialita/ . Per un approfondimento, è possibile leggere gli articoli:“Essere genitori durante la separazione coniugale”“Come nasce un papà. Risorse e ostacoli nella costruzione del ruolo genitoriale”
Rivolgersi ad uno psicologo può aiutare a potenziare alcune risorse vissute come carenti o a costruirne di nuove e più utili al momento di vita che il genitore sta attraversando nel rapporto con il figlio. Riferimenti bibliografici Visentin G.L (2006), Definizione e funzioni della genitorialità, consultato il 5/4/2022 su:“Alienazione Genitoriale: quando il conflitto dei genitori ingloba i figli”